IMPORTANZA DELL’ADDEBITO NELLA SEPARAZIONE
L’inosservanza dell’obbligo di fedeltà coniugale rappresenta una violazione particolarmente grave determinando l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza.
Una relazione scritta redatta da un investigatore privato rappresenta una prova atipica utilizzabile dal giudice e avente valore indiziario che valutata unitamente ad altri elementi di prova ritualmente acquisiti può fondare l’addebito.
La questione dell’addebito della separazione è rilevante per quanto riguarda il diritto all’assegno di mantenimento, poiché solo il coniuge a cui la separazione non viene addebitata ne ha titolo (art. 156 c.c.).
Tra le conseguenze derivanti dall’addebito della separazione è importante sottolineare che implica anche la perdita dei diritti successori nei confronti dell’ex coniuge.
Quindi se il coniuge dovesse morire prima della sentenza di divorzio, non avrebbe diritto alla sua quota ereditaria: in generale, i diritti successori cessano solo con il divorzio, mentre con l’addebito cessano già al momento della separazione.
In ultimo, secondo le più redenti sentenze è possibile chiedere il risarcimento dei danni in caso di violazione dei doveri coniugali.
Il risarcimento può riguardare danni di natura patrimoniale (come ad esempio la perdita di un reddito o la diminuzione del patrimonio, sempre che si provi che sono la conseguenza della violazione dei doveri coniugali) e soprattutto i danni non patrimoniali, come il danno morale o esistenziale derivante dal dolore, dalla sofferenza e dalla compromissione della qualità della vita.
Avv Alessandro Premoli